Le stanze di Gaia

La sedia sotto di te


Finito. La prima terza è andata. Nonostante la chiara metamorfosi dell’aula magna in foresta pluviale, siamo usciti vivi da lì, seppure ammaccati. Un po’ più convinti dell’eccezionalità dei ragazzi e della ributtante volgarità di alcuni adulti. Mentre il viola impazzava e io accarezzavo la mia collana a grosse perle di plastica nere, ho perso per un attimo la concentrazione, non sapevo più dov’ero e chi stavo ascoltando. E’ stato un lampo, una breve spaccatura nell’ordito dell’esame. Ma che bello quando accade, quando ti perdi e poi ritorni. Quando t’accorgi che nulla di brutto è accaduto e puoi ancora sentire la sedia sotto di te. Perché tutto andrà bene e non c’è davvero niente di cui preoccuparsi, a parte quel molesto alla tua sinistra contro cui vorresti scaricare un fucile intero.

 

La sedia sotto di teultima modifica: 2007-06-20T23:13:51+02:00da
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