Le stanze di Gaia

Mandarino


Camminavo verso casa come dentro un mandarino. C’era proprio quel colore, quella consistenza trasparente e dolce. Lo stesso profumo, anche. Sì, d’improvviso ho guardato meglio intorno e me ne sono accorta: tutto si sfaceva in questa luce aranciata. Il cielo, l’aria, le foglie intorno. E intanto Chet cantava Time after time e io pensavo a dicembre, al Natale, all’odore e al calore del the, alle luci sospese. Infatti poco prima d’aprire il portone mi sono voltata verso l’autostazione e ho visto le lucine accese: devono averle montate oggi, tutte lunghe che pendono giù giù giù davanti alla finestra del mio soggiorno. E’ tempo di regali, è tempo di partenze, finestrelle da aprire nel calendario dell’avvento, per pescarne i cioccolatini nascosti dentro. Mi sono chiusa la porta alle spalle e sono salita su, la borsa di scuola da una parte, quella rossa dall’altra e tante collanine di poco prezzo nel sacchetto che dondolava sul braccio. E il mandarino da sbucciare ancora fuori; odoroso, puro.

 


 

(Chet Baker, Time after time. Canzone per quando arriva il Natale ed è tutto un arancio intorno)

Mandarinoultima modifica: 2007-12-05T18:05:00+01:00da
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