Camminavo verso casa come dentro un mandarino. C’era proprio quel colore, quella consistenza trasparente e dolce. Lo stesso profumo, anche. Sì, d’improvviso ho guardato meglio intorno e me ne sono accorta: tutto si sfaceva in questa luce aranciata. Il cielo, l’aria, le foglie intorno. E intanto Chet cantava Time after time e io pensavo a dicembre, al Natale, all’odore e al calore del the, alle luci sospese. Infatti poco prima d’aprire il portone mi sono voltata verso l’autostazione e ho visto le lucine accese: devono averle montate oggi, tutte lunghe che pendono giù giù giù davanti alla finestra del mio soggiorno. E’ tempo di regali, è tempo di partenze, finestrelle da aprire nel calendario dell’avvento, per pescarne i cioccolatini nascosti dentro. Mi sono chiusa la porta alle spalle e sono salita su, la borsa di scuola da una parte, quella rossa dall’altra e tante collanine di poco prezzo nel sacchetto che dondolava sul braccio. E il mandarino da sbucciare ancora fuori; odoroso, puro.
(Chet Baker, Time after time. Canzone per quando arriva il Natale ed è tutto un arancio intorno)
Complimenti per come riesci a fotografare questi momenti che agli occhi dei più appaiono ovvia normalità. Non servono grandi cose per suscitare emozioni e poesia.
FC
Io adoro il Natale. Mi piacciono il freddo, gli addobbi, le decorazioni nelle vetrine, l’atmosfera insomma.
E, ovviamente, i mandarini. 🙂
Di mandarini me ne hanno portati una scatola colma da non credere……vengono dalla Basilicata!
I mandarini della Basilicata!?! non l’avevo mai assaggiati…e son boni…ma “un ne’possopiùùùù!”
Buon Natale… a tutti