Le stanze di Gaia

DFW

Ieri si è ucciso David Foster Wallace e io mi son sentita strana tutto il giorno, c’ho pensato e ripensato. Soprattutto a quella cosa che un personaggio di Oblio si chiama David Wallace. E si uccide. La mole fisica di DFW e la sua bandana e quel viso lungo e gli occhiali mi hanno girato in testa per molte ore; stamani non se ne sono andate. Eppure io David Foster Wallace non l’ho mai letto. Infinite jest m’ha sempre spaventato. Anche Oblio, un po’, mi spaventava; ma meno. Ma DFW è nei miei pensieri lo stesso, da ieri. E so che non ne uscirà. Non so perché, ma è scattato qualcosa, che non so cosa. Poi mi sono anche sentita terribilmente in colpa per non averlo letto. Più che in colpa: ho provato un senso di prostrazione. Insieme al bisogno fisico di leggerlo, subito. DFW mi manca come se ne conoscessi ogni singola pagina. Come se fosse un vicino di casa. Un mio amico. Un pezzo di me. E’ pazzesco, lo so. E’ folle. Ma è così. E davvero non ho la minima idea del perché.

DFWultima modifica: 2008-09-15T22:10:13+02:00da
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