Gli amici quelli che

  Gli amici quelli che. Li senti e il bene non si spiega, non si calcola. Anzi ti s’aggrappa in gola da quanto fa male. Che insieme siete cresciuti, vi siete raccontati e anche – un poco – amati. Come quella volta a Marina di Bibbona quando prendesti due treni e scendesti nel nulla e c’era alla stazione con la … Continua a leggere

Buon compleanno

  Una volta era una compagna d’università. Seguivamo insieme i corsi tanto amati di letteratura, prendevamo sempre appunti e non mancavamo mai; allora poi capitò di rivoltarsi all’unisono contro la sanguisuga che s’abbeverava ad appunti, soldi e cappuccini – i nostri. Un’altra volta era la persona perfetta con cui studiare e ripetere di Carlo Magno e d’Argante, ridendo fra un … Continua a leggere

DFW

Ieri si è ucciso David Foster Wallace e io mi son sentita strana tutto il giorno, c’ho pensato e ripensato. Soprattutto a quella cosa che un personaggio di Oblio si chiama David Wallace. E si uccide. La mole fisica di DFW e la sua bandana e quel viso lungo e gli occhiali mi hanno girato in testa per molte ore; … Continua a leggere

Compulsive

Ho un’amica. Con cui condivido più o meno tutto. Che c’è. Che esiste. Che non scompare. Se le scrivo, risponde. Se le telefono e non la trovo, richiama. Se scrivo un post, per dire, commenta. Io faccio lo stesso con lei. Io m’inquieto se mando un messaggio e non mi si risponde nel giro di un’ora. No, non è vero, … Continua a leggere

O almeno

Ieri sera sono andata ad ascoltare La Profe. In alcuni casi, come il suo, l’incontro batte la lettura. Peccato non averla per collega; e amica. O almeno compagna di bevute consolatorie doposcuola.

Ritorni

M’inteneriscono, i ritorni. Lo fanno sempre. Tornano i miei alunni, affacciando il capino e dicendo “Son qui, eccomi”. Chi da qualche isola oppure dall’Arabia, 42 lontanissimi gradi di caldo. Torna il mio maestro – amico di sax, che ogni tanto mi telefona e mi dice piccole cose sui suoi viaggi e a me sentirlo acuisce di più la mancanza di … Continua a leggere

La profe punto it

Lo so che probabilmente arrivo ultima, ma insomma che ne sapevo io di lei? Ecco, adesso che so che esiste, la lettura delle sue pagine è diventata per me una droga. Ma droga vera, eh. Non riesco più a staccarmi dai suoi racconti di scuola, ne voglio ancora e ancora e ancora. A volte ho seri problemi di sdoppiamento di personalità: … Continua a leggere

Mai andati

Il ragazzo dal sorriso senza discussioni e la piccola riccia sono improvvisamente sbucati fuori dall’ascensore. Seduti lì al tavolo di legno, sorridenti, è sembrato come non fossero mai andati via. E’ vero, lui aveva il pizzo e piccoli baffi, ma per il resto era identico. Lei aveva gli stessi occhi grandi e la pelle chiara. Infatti io ero ancora felice … Continua a leggere

Claustrofobia

La gatta si rintana lesta dietro ai divani, la centralina meteorologica sul terrazzo segna due gradi, il fischio del treno che sale verso la collina continua implacabile a farsi sentire ogni ora. “Non provo dolore, solo claustrofobia”, pensa lei guardando lui che impacchetta il suo altarino indiano e quello strano minerale, prima di prendere la porta e andarsene – spalle curve … Continua a leggere

Aniciata

Lui chiama dalla stazione di Cordoba. Completamente ubriaco. Bloccato lì in attesa di poter prendere un qualsiasi maledetto treno per Madrid. La voce è distorta. Capisce poco, biascica, si ripete. Ha un labbro spaccato e sanguinante, ha vomitato, rovescia parolacce. A Madrid l’aspettava qualcuno, chissà se ha avvertito, chissà se arriverà mai. Domani dovrebbe partire per gli Stati Uniti; per … Continua a leggere