La luce di Roma

La luce di Roma mi sorprende sempre. E soprattutto a tardo pomeriggio, qualcosa dà all’aria un’idea di languore, perdita dolce, smemoratezza. E’ quando il rosarancio allaga le facciate dei palazzi e s’allarga fra i rami dei pini. E’ allora quando tutto pare sfuggire ma senza fretta e la città prende quell’andamento da ventre materno, buono, vivibile. Spariscono di colpo i cappellini dei turisti e le fotografie inutili a Trevi. S’annullano le salite e le discese, di corsa oppure piano, sfatti di fatica, ansanti, sgomenti. Si guarda come il cielo piove giù soffice oltre la vetrata, si sta seduti a un tavolino a bere acqua e non c’è altro che restare attoniti: quel pacato calore che ammorbidisce angoli terrazzi e occhiate è lì, anche per te. Te lo ricordi quando si rimaneva e potevi immergertici dentro, invece che fuggirne. La città era una calotta di spezie e d’arancio, affondavi nella sua mollezza senza capirne appieno, allora, la bellezza sfinente, assoluta.
Ma la luce di Roma è bella pure quando il sole sbrana le nuvole all’improvviso e sbatte impietoso la tua faccia nuda di fronte al Quirinale, dove finisci per guardare quadri poi d’improvviso esci, t’affacci a una finestra e quello che di bello c’era era là fuori, enorme, e mica te n’eri accorto, prima.
La luce di Roma mi sorprende sempre, anche quando è grigio e plumbeo e la città è una tomba, un serraglio di morti ambulanti che annaspano senza respirare, senza guardare; andando, e basta.
La luce di Roma ha questo, che sorprende: è tanto più feroce, e rapinosa, quando più t’induce a notarne la bellezza, l’inevitabile senso di perdita che ti darà immediatamente dopo. Allora, davvero, quella luce diventa oggetto, cosa, materia: provi a stringerla, a sentirla. Ma le mani afferrano il nulla. Un nulla così concreto da lasciarti addosso la memoria fisica di esso, per sempre.

La luce di Romaultima modifica: 2009-03-31T12:50:27+02:00da capecchi
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2 pensieri su “La luce di Roma

  1. Non sono mai stata a Roma. E nemmeno per i prossimi due anni riuscirò a metterci piede. Però mi è sempre piaciuta. Devo ringraziarla, poichè rileggendo più volte la sua umile descrizione, l’ho sentita, l’ho vista.. =)

    P.S. NOOOOEMIIIIIIIII!
    Prof è uno scandalo! Daniele Magro è ancora in gara e Noemi è stata eliminata. Troppi manini, troppi!

  2. Daniele Magro ancora in gara è cosa tristissima.
    Invece Roma è bellissima. Sempre. Son contenta che tu l’abbia vista un pochino attraverso di me.

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