Primavera rotonda

Le primavere si scambiano l'umore, pare. Infatti a una scorzosa e affatto indulgente ne segue un'altra dolce, soffice e rotonda – pesca succosa da mordere. Ieri è arrivata la mia grammatica, con copertina blu e titolo semplice, Regole e scrittura: mi piace, è bella, è chiara. Poi la casa la casa la casa. Passo le giornate disegnando e sfogliando riviste. … Continua a leggere

A matita

Ultimamente ascolto molto Jack Johnson. Un po’ perché me l’ha consigliato Nico, quel sabato a pranzo con la tortilla calda nei piatti e Times like these che andava; un po’ perché si accomoda bene fra muri che crollano e risalgono, fra finestre aperte e chiuse, fra divani messi di qua o di là. Ascolto Jack Johnson e disegno salotti. Voglio … Continua a leggere

Tre punti

Il pomeriggio si chiude su toni di ricomposizione. Amici che si lasciano e poi si riuniscono fanno sorridere. Restarsene qua in mezzo ad ascoltarli è bello e importante. Faresti capriole ribaltate, per loro, e in effetti un po’ ne hai fatte, con le parole. Perché a poker non sai giocare, è vero, ma a parlare, ascoltare e rischiare sei brava. … Continua a leggere

Una città che non si lascia pregare

Bologna è, in effetti, bellissima. E’ bella la mattina quando la lasci, prendi per via Saffi, sacramenti contro qualche automobilista lento e infili veloce l’asse attrezzato – la neve ancora tutta intorno, sui tetti i campi le colline. Profili perfetti di case nelle più varie sfumature di rosso e giallo. E’ bella, davvero, quando ritorni e le macchine si congestionano … Continua a leggere