Sotto la pelle

Si passa la sera a parlare, più o meno, di due temi: idiozia e pavidità. Declinate entrambe in modalità diverse ma tutte, ugualmente, irritanti e disgustose. La fortuna sta nel fatto che è una sera calda, non ha piovuto nonostante le minacce e la pizza nel piatto è piuttosto buona. Inoltre io indosso per la seconda volta gli stivali neri … Continua a leggere

Luca. Flores.

Luca. Flores. Strisce di blu, di secco, di giallo, di verde. L’Africa e Firenze. La barba su Kim Rossi Stuart e gli occhi spalancati che ha, le guance scavate che pulsano e gesti andature storte contratte che poi, però, si sciolgono in una carezza un abbraccio, un altro, un altro. La mano come poggia sul piano. No, Luca, no, non … Continua a leggere

A me sfuggirà

Quando mi sveglio e vedo quei cieli lì, strappati e buttati lassù come stracci sudici, sfrangiati di nero e di grigio ma anche di rosa e luce cangiante là in fondo, la voglia d’autunno prende il sopravvento. L’autunno quest’anno mi fa stare un po’ male perché non posso godermelo. Sono murata viva qui, di fronte a questo schermo, legata alla … Continua a leggere

Un po’ laterale

Ascolto Luca Flores; ascolto Tord Gustavsen. Non è musica proprio allegrissima. Però è molto bella. Scrivo esercizi riassuntivi su soggetto e verbo e questa cosa del soggetto che compie o subisce l’azione è piuttosto interessante. Questa fine settembre ha colori impensati, pomeriggi che si distendono meravigliosamente limpidi sopra gli alberi; e libri libri libri acquistati compulsivamente, cercati con furore, portati … Continua a leggere

Cappuccetto Rosso

“La storia di Cappuccetto Rosso fa vedere ai giovinetti e alle giovinette, e segnatamente alle giovinette, che non bisogna mai fermarsi a discorrere per strada con gente che non si conosce: perchè dei lupi ce n’è dappertutto e di diverse specie, e i più pericolosi sono appunto quelli che hanno faccia di persone garbate e pieni di complimenti e di … Continua a leggere

Tutte queste cose

Voglio vedere Philadelphia, Chicago e naturalmente tornare a New York. Poi voglio viaggiare in macchina dove capita, fermandomi in un motel piccolo e lindo accanto a qualche disgustoso diner dove fare colazione con uova, salsicce e patatine. Broda di caffè lungo e caldo nella tazzona grossa: una pioggia di caffè così, annegarci dentro. Poi voglio ripercorrere le salite di san … Continua a leggere

Come un rubino

La gonna thailandese di seta corallo sta benissimo con la maglietta di stile giapponese e le ballerine di paillettes. Cammino nell’aria finalmente fresca, sentendo la pelle sferzata dalla fine di settembre, soddisfatta delle mie gambe ancora nude. Ho i piccoli occhiali rossi che erano un regalo di compleanno e la giornata, complessivamente, brilla come un rubino. E’ vero, ogni tanto … Continua a leggere

Loro ed io

Lo Sciamannone è dimagrito, ha i capelli più lunghi e più biondi e abbraccia nel solito modo: forte e deciso, caldo. L’Annina è diventata grande. La Taniuccia mi scrive più volte al giorno ed è dolce e in preda ad ansie buffe, che comprendo. Con Fede si può ridere perché capisce tutto. La Marta continua ad arrivare in ritardo. Francesco … Continua a leggere

Fuochi d’artificio

Io con i fuochi d’artificio sono come una bambina. Appena sento qualche colpo, comincio a correre per tutta la casa gridando “i fuochi, i fuochi, i fuochi!” e sbirciando pezzi di cielo alla ricerca delle fiammelle. Domenica sera credo di aver svegliato io la Nina , per questa incapacità di contenermi. Ma erano così belli lassù oltre le vie del … Continua a leggere