Claustrofobia

La gatta si rintana lesta dietro ai divani, la centralina meteorologica sul terrazzo segna due gradi, il fischio del treno che sale verso la collina continua implacabile a farsi sentire ogni ora. “Non provo dolore, solo claustrofobia”, pensa lei guardando lui che impacchetta il suo altarino indiano e quello strano minerale, prima di prendere la porta e andarsene – spalle curve … Continua a leggere

Un mese rapace

E' una brutta giornata di gennaio. Gennaio è un brutto mese e io lo odio. Solo una volta il gennaio è stato come dicembre; ed era il 1995. Ma questo, come tutti gli altri, è un gennaio orribile, cupo e senza spiegazioni. A gennaio si soffre, non c'è altro da fare. O ci s'incazza. O si maledice ogni mattina quel … Continua a leggere

Scoperta

Ecco, è successo. Dopo un anno e mezzo di blog una scaltra alunna di tredici anni mi ha scoperta. Occhio, commentatori casuali e abituali: ripulite il linguaggio e comportatevi per benino. Cerchiamo di non fare brutta figura.

Di musicisti / 2. Controtempo

Una volta avevo un gruppo. Si chiamava Controtempo e suonava jazz. Provavamo tutti i martedì sera in uno stanzino insonorizzato ricavato nel garage del Coppini. Eravamo in quattro, all’inizio. Il leader più o meno riconosciuto era il riccioluto Francesco, tastierista; poi c’erano il Navi al basso e il Coppa alla batteria; io, naturalmente, suonavo il contralto. In quel rettangolo caldo … Continua a leggere

Pigra

Jay Gatsby in completo bianco, il piatto squallore di una vita senza fumo intorno (e io non fumo), la pigrizia totale, il tredicenne con la faccia da sassofonista di Harlem che riesce a prendere distinto per farsi regalare un disco jazz. Questi i pensieri del momento. Ma soprattutto la pigrizia.

Orvieto / 1. Tartufi, cinghiali, asprezze.

A Orvieto la gente è rupestre e ombrosa come ti aspetti che sia chi vive arroccato sul tufo. Non maleducata: selvatica, che è diverso. Soprattutto autisti di autobus e norcini. Lasciate fare ai norcini quello che vogliono loro, se no è capace che ti si rivoltino contro. E non importunate gli autisti con domande sciocche, che il centro è centro … Continua a leggere

Capodanno ideale

Lui, con quel sorriso storto e sempre vagamente imbarazzato, mani incrociate e tenute basse, chiede: "Request?".Tu, agitata ma pronta, dici: "Moon river".Lui, contento, fa un cenno di approvazione, si siede al piano a suona Moon river. Moon river in quel modo lì che suona solo lui, sospeso e privato, rispettoso, lieve, tutto suo. Protagonisti: Brad Mehldau e te.Dove: ovunque ci … Continua a leggere