Sempre

Mi manca di continuo; mi manca troppo. Non c’è nulla che io possa fare per evitarlo. Il pensiero di quel perduto paese lassù nel Vermont è sempre lì, che mi fa arrotolare nella nostalgia. Non è che ci pensi sempre, ma ci penso sempre. Sono finita a rileggermi qualche vecchia memoria middleburiana e sono ricascata giù di testa nel verde … Continua a leggere

Davvero l’estate

Quando era una sera calda con il tramonto che colava giù sulle mucche e noi andavamo nella macchina di Jumpin’ Joe ascoltando Van Morrison, ché c’era da festeggiare un compleanno giù in città. E anche quando il pompiere continuava a spingermi davanti boccali di birra che tanto io non bevevo perché avevo da finire i miei long island guardandolo guardarmi … Continua a leggere

Tazze

Sono abbastanza emozionata. E’ la prima volta che uso la tazza di ceramica grossa e vagamente bianca comprata da Rosie’s, Middlebury, Vermont. Mi piace questa tazza. E’ tozza e spessa, più stretta al centro, molto liscia. Ben piantata. Di quelle che tieni bene tra le due mani strette e vicine, col naso quasi ficcato dentro, il fumo del caffè lungo … Continua a leggere

Farfalle

Finalmente Firenze è tornata bella, così più fresca e scura. Umida, oggi, dopo giorni di secca. Era quasi fresco da rimettere le calze; ma domani, domani ormai. Insomma dopo questa ritrovata pace con la città – e dopo il pascoliano Chiù – sono andata incontro a un amico. Sotto un impossibile sequenza musicale abbiamo parlato e bevuto, nel locale che … Continua a leggere

Settembre

Settembre dovrebbe essere un lungo ozioso mese di tempo libero. Settembre dovrebbe essere tempo e tempo e tempo. Perché settembre dovrebbe essere solo e soltanto ciò che resta di luglio e agosto. In realtà, invece, non è mai così. Infatti a settembre tutti cominciano a scoprire che sei tornata; s’arresta di colpo la minuta sfilza di giorni necessari per appiccicare … Continua a leggere

Scoiattoli, mucche e prati: una delle mie americhe

A tratti mi manca molto l’America. Cioè quell’America che ho conosciuto io, quando insegnavo al Middlebury College – Vermont. Era un’America sempre un po’ a metà. In mezzo a professori che parlavano solo italiano e studenti con l’obbligo assoluto di non pensare neppure le virgole, in inglese. Uno stretto ritaglio d’Italia appiccicato in quei verdi prati che non finivano mai, … Continua a leggere