Quando suonavo Besame mucho

Quando suonavo Besame mucho insegnavo ad Anzola e facevo le prove con un gruppo dalla composizione quanto mai improbabile. C’erano addirittura un violino e un oboe. E io mi divertivo tanto, che il violinista era sempre fuori e invece l’oboe e il sassofono filavano via che era una meraviglia e il pianista non era un vero pianista però ci provava … Continua a leggere

Di musicisti / 2. Controtempo

Una volta avevo un gruppo. Si chiamava Controtempo e suonava jazz. Provavamo tutti i martedì sera in uno stanzino insonorizzato ricavato nel garage del Coppini. Eravamo in quattro, all’inizio. Il leader più o meno riconosciuto era il riccioluto Francesco, tastierista; poi c’erano il Navi al basso e il Coppa alla batteria; io, naturalmente, suonavo il contralto. In quel rettangolo caldo … Continua a leggere

L’attenzione ai pianisti

Forse è da quando suonavo con Andrea che ho cominciato ad apprezzare il piano. Prima me ne fregava davvero poco: nei dischi ascoltavo sul serio solo i sax – e questo pareva bastarmi. Poi ho cominciato a suonare con lui – con il suo gusto musicale così diverso da quello più facile di Francesco, un suonare meno funky e più … Continua a leggere