Diladdarno

Mi scordo quanto mi piace trovarmi diladdarno, se non ci passo per un po’. Odiare Firenze è brutto, lo so; del resto le strade che faccio per arrivare in via Alfani sono davvero oscene. Stazione, pezzettino di via Nazionale, piazza con obelisco, mercato, via Cavour e piazza Brunelleschi mi lasciano un senso di appiccicaticcio e pesante, gente ovunque che m’impiccia … Continua a leggere

Il terrazzo, luogo di sole

Si inaugura il terrazzo come luogo di sole. Dove sistemarsi desnuda sulle sedie verdi in plastica consumata, ad asciugarsi i capelli, una musica che mi pare sia l’ultima Diana Krall e un libro che per oggi è Wonder boys di Chabon, non ancora abbastanza in là nelle pagine da poter capire se Grady è un pusillanime patetico o uno che … Continua a leggere

Macchia di giallo

Leccandomi con cura il dito indice, dopo aver con esso ripulito i resti del tiramisù appena fatto e messo in frigo, ho pensato che in fondo l’umore vagamente crepuscolare del giorno non mi dispiace. Da stamani m’ha preso infatti questa pensosità soffusa. Forse ho dormito troppo; o forse è la pretesa scontata che la pioggia ha d’imporre in giro il … Continua a leggere

Vado

Sole, sole, sole. C’è il sole. Io sono qui che compilo moduli per entrare negli Stati Uniti e rimanerci per almeno un sette settimane. Mi ha spiegato tutto una simpatica ragazza di nome Ingrid, dal forte accento tedesco, con cui ho parlato al telefono per la modica cifra di un euro e cinquanta al minuto. Stamani, inoltre, non è certo … Continua a leggere

Scarpette nere

Il treno Firenze-Bologna delle 15.33 era gonfio di gente ed enormi zaini a spalla. Dopo aver provato a percorrere due metri di corridoio sono tornata indietro – lussando un paio di spalle o tre a tedesche in canottiera -, sono ridiscesa e sono salita nel vagone ristorante. Ho ordinato acqua e caffè e ho finalmente respirato, senza fiati altrui sul … Continua a leggere

Foglioline

Io osservo sempre molto l’albero fuori dalla finestra. Del resto amo molto anche le finestre. E guardare fuori adesso è bello, bello, bellissimo. M’accorgo con sorpresa che sono spuntate delle foglioline verdi. Ma quando è successo? E io dov’ero, per non accorgermene che d’improvviso? Anche il giardinetto a sinistra del mio cancello è tutto sgargiante e nel prato del condominio … Continua a leggere