Per l’anno che finisce

Tra un giorno e mezzo a questo 2009 gli volto le spalle. E’ stato il primo anno, dopo tanto, libero dalle tenaglie grammaticali, anche se i filamenti dolorosi e i residui d’angoscia si sono trascinati lungo i mesi; ma sempre un po’ meno, perdendosi per terra, sui marciapiedi e sotto le ruote della vecchia ka con cui andavo a scuola. … Continua a leggere

Un Natale come lo volete

  Quanto mi sono piaciuti questi giorni di neve. E più nevicava e più ero contenta. Col naso attaccato al vetro e il caldo in casa. Fuori quell’aria strana, un po’ buia un po’ opalescente, che dava un colore incredibile a tutte le cose – divani albero regali e mani. Uscivo poco, solo se necessario. Per procacciarmi cibo o scambiarmi … Continua a leggere

20 dicembre

  I tuoi capelli nido stamattina, barbapapà sul tavolo di cucina, i palloncini e il disegno, la casa da pulire e il panettone di tramezzini da preparare, Jack Skeletron e macchine che rimbalzano, la gonna rossa da ballerina, le scarpe argento abbandonate sotto l’albero, le patatine schiacciate per terra, le risate con la testa all’indietro, i salti con la corda, … Continua a leggere

Metti un post sotto l’albero

  Quando s’arriva a dicembre devo sempre trattenermi un po’, altrimenti ne scriverei continuamente. E’ che lo amo in modo esagerato, questo mese. Infatti di lui mi piace proprio tutto: dal freddo, alla ressa, alla noia dei pranzi festivi, alle sciarpe e ai fagotti di vestiti. Per non parlare delle canzoni di Natale e dei film pieni di troppe luci … Continua a leggere

In mezzo fra

  In mezzo fra lo struggimento e la giravolta sta dicembre. Proprio così. Infatti ieri ero alla fermata dell’autobus e d’un tratto mi sono girata e c’era una bambina, forse tre anni, per terra. Era sdraiata a faccia in avanti, cappottino, riccioli neri e manine, tutto. La mamma era dietro di lei, ma voltata e piena di sacchetti della Lidl. … Continua a leggere