Il tempo si è fermato

E’ vero. Il tempo si è fermato. Quanto sarà che sono qui a scrivere? Uno, due, tre giorni? Otto? Oppure mesi? Anni? Perché sembra di essere su questa sedia vista chiesa e vista binari e vista pilone grigio da sempre. Sembra di non essersi mai spostati da qui. Sembra di essere rimasta ferma immobile bloccata per tutto questo tempo. Con la testa piena di parole e musiche. Fino all’inverosimile. Quanto può stare qualcuno inchiodato qua davanti senza mangiare, per dire, senza dormire, anche, senza respirare? Quanto?
Infatti stasera esco. Ci sono delle belvette che mi portano fuori. Sì, sono loro che mi portano fuori e non viceversa, a mangiare la pizza qua vicino. Saranno dieci – dodici, gli affezionati dell’anno scorso. Andiamo in un posto davvero brutto. Ma con loro è tutto bello e semplice. E sono felice. Uscire, vestirsi, essere costretta a fare una cosa normale, lavarsi i capelli. Camminare, rallentare, accelerare, correre. Vivere.