Macchia di giallo

Leccandomi con cura il dito indice, dopo aver con esso ripulito i resti del tiramisù appena fatto e messo in frigo, ho pensato che in fondo l’umore vagamente crepuscolare del giorno non mi dispiace. Da stamani m’ha preso infatti questa pensosità soffusa. Forse ho dormito troppo; o forse è la pretesa scontata che la pioggia ha d’imporre in giro il suo uggiolante grigio. Appunto mi sono svegliata un po’ così. Una giornata da Miles Davis, insomma, che infatti va e accompagna il movimento circolare del braccio, lento nell’amalgamare uova zucchero e mascarpone. Una giornata dove il tiramisù, a pensarci, non c’entra nulla; però ti piace che ci sia, macchia di giallo chiaro cremosa e dolce – che poi è quella che di solito porti al posto del cuore.

Macchia di gialloultima modifica: 2004-04-16T16:15:17+02:00da capecchi
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6 pensieri su “Macchia di giallo

  1. Non ce n’è. La coatta ammirazione non è una posizione dialettica, non è un luogo di confronto o arricchimento.. . ma non ci posso fare niente se, troppo spesso quando ti leggo, provo una morbidissima sensazione di poesia e non penso niente se non che sei davvero brava a dire ciò che senti e a farlo veramente bello e speciale.

  2. ma miles di kind of blue? o di Bitches
    Brew? o di tutu? Secondo me la prima che ho detto. però dipende molto dalla tonalità della pioggia. e dal ritmo del grigio.

  3. Kind of blue su tutto, che discorsi – che poi sarebbe anche uno dei cinque o sei dischi indispensabili da portarsi sulla proverbiale isola deserta. Il disco che ascoltavo l’altro giorno, però, a dire il vero, è una raccolta, titolata Love songs. (Gaia)

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