Vacanze e Letture

Il lettino del bagno Piri Piri in località Acquadolce cirenaica (Campomarino di Maruggio, Taranto) era piuttosto comodo. Pertanto si è letto praticamente sempre, interrompendosi solo per l’imperdibile lezione di acqua-gym quotidiana, perfetta per stroncare qualsiasi antipatica snobberie dell’ultim’ora – la mia.
E allora si sono susseguiti: Una piccola bestia ferita di Margherita Oggero, Il morbo di Haggard di Patrick Mc Grath, La bella di Lodi di Alberto Arbasino, Il corpo di Hanif Kureishi, La camera azzurra di George Simenon, Ingannevole è il cuore più di ogni cosa di J. T. Leroy. Più caterve di giornali e riviste – da cui ho appreso che la mia vacanza in Salento era, quest’anno, “easy chic” (cit.). Son soddisfazioni davvero.

Vacanze e Lettureultima modifica: 2003-08-20T18:50:00+02:00da capecchi
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3 pensieri su “Vacanze e Letture

  1. Strepitoso. Posso sfoggiarti come amica alle feste? No, perché io in diciannove giorni non ho letto niente – NIENTE! – se non i giornali che mi piovevano in casa: Corriere, Repubblica, Foglio e Riformista. Di un paio d’ore di letture quotidiane penso immaginerai quel che è rimasto oggi in me: Meno di niente. Vita sprecata. E mi ero anche portato sei o sette libri, eh.

  2. Tranquillo, anche in me è rimasto praticamente niente, nonostante la lettura. Leggevo leggevo leggevo, poi andavo in acqua a saltellare come una deficiente, e dimenticavo subito tutto. Dunque, al limite, alle feste potrei intrattenere gli ospiti spiegando uno o due passi da balli latini vari – che comunque fanno sempre comodo. (Gaia)

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