Guido, canto e ballo

Mi piace guidare e ascoltare la radio. Soprattutto la mattina presto, quanto l’aria è freschina e il traffico ancora non si fa massiccio. Stamani non era mattina presto, ma è lo stesso. Guidavo e tamburellavo sul volante e cantavo. E’ iniziato un pezzettino di quelli che piacciono a me, perfetti per la macchina: un mambo-rock con assolini semplici semplici di sassofono e ritornello da cantare anche se non lo conosci. Di quei pezzi che ferma in coda sulla tangenziale puoi metterti a improvvisare piccole coreografie ad uso e consumo dei camionisti a latere. In macchina sono il massimo anche i pezzett-oni/-acci hip-hop (o pseudotale) da spararsi ad alto volume e storpiare nelle parole. J-Lo è adatta, per dire. E l’apprezzo sempre, che diamine, scandendo soddisfatta: “I’m still, I’m still, Jenny from the block”. Eccezionali per l’auto sono poi tutti i pezzi anni Ottanta, ma solo perché da ragazzetta ne appiccicavo sul diario i testi, ritagliandoli da Tv Sorrisi e Canzoni; dunque non c’è Spandau Ballet che tenga: “Passion take the wind…” e via, “volerò per te”. Ma un pezzo sopra tutti eccezionala da cantare in macchina è Almeno tu nell’universo, sia nella versione originale della Martini, sia in quella elisiana. Voi provateci e poi mi saprete dire: ma dovete farlo a squarciagola, se no non vale.

Guido, canto e balloultima modifica: 2003-10-03T18:10:00+02:00da capecchi
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Un pensiero su “Guido, canto e ballo

  1. Hai provato con i Queen? Una figata, anche se non so le parole mi esalto lo stesso. Quando sorpasso i tir alzo il volume. momi67

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