Ho visto Cristo

Ma l’ho visto un po’ di sbieco, nella scarsa luce e nel brilluccichìo dell’asfalto bagnato. Mimetizzato fra gli altri e dagli altri nascosto. Eppure preannunciato, quasi. Dopo il chiarore stivalico di Selvaggia e sguisciante dal taschino nero della camicia di Lupus. Fra i paurosi ricordi davisiani di Daniela e il celeste degli occhi di Pank. Rimpiattato nella barba di Miic e dentro lo zaino di Gomitolo. Attaccato al portachiavi-bara di Gutter o a quello caduto nella pozzanghera di Lucertola. Infilato nel disco ambrato di Achille occhiolesto e tramortito dalle alte urla di Giulia. Attorto ai riccioli di Mu e implorante un disco da Zazie. Naturalmente e sempre a fianco di Robba.
Grazie a tutti e soprattutto a Roma, che era presente e viva tutta intorno – anche se a girare gli occhi ti pareva d’essere in un punto qualsiasi del globo terrestre.

Ho visto Cristoultima modifica: 2003-10-06T00:16:59+02:00da capecchi
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