Alunni / 2.Un po’ più piccola e un po’ più triste

Appena finita una telefonata con la piccola dolce M.. Lei mi fa uno squillino e a me trema subito il respiro. Quando mi capita di avere a che fare con lei, sto sempre male; e bene. E’ la vita che scorre, insomma, quando parli con M. Dunque c’è da soffrire e gioire. Adesso – dice – è fidanzata; da due settimane e mezzo quasi tre – aggiunge. Ha ancora quella risata un po’ di gola, una voce più grande di lei. Immagino che abbia gli stessi occhi color celeste acqua di superficie; e che sia diventata più bella. Ha passato le vacanze in Sicilia dai parenti – ma senza suo padre, che sarà in qualche città a far girare qualche giostra in qualche scolorata festa di paese. Lei va ancora a scuola. Giusto la scorsa settimana ha mandato a fare in culo un professore. Domani, grande riunione con il consiglio di classe e la madre di lei. Rido amaro e con tutto stretto, dentro, perché tanto sua mamma non si farà vedere; nè domani, né in futuro. E la piccola M. sarà un po’ più piccola e un po’ più triste. O così forte da mangiarsi il mondo in un solo boccone.

Alunni / 2.Un po’ più piccola e un po’ più tristeultima modifica: 2003-11-03T00:10:00+01:00da capecchi
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7 pensieri su “Alunni / 2.Un po’ più piccola e un po’ più triste

  1. non hai idea, non hai idea. prima di ‘conoscerti’ avevo letto questo pezzo e volevo portarlo a esempio di verità, di realtà dolorosa, contro tutte le melissa p. di questo mondo. solo che era una di quelle volte che avevo cento finestre aperte, l’avevo perso e non ero più in grado di ritrovarlo. poi sono diventata assidua delle tue stanze e mi sono riproposta un giorno sì e uno no di cercare quella storia qui perché non potevi che essere tu. sono cialtrona e poi non l’ho mai fatto ma va bene lo stesso: in ritardo di mesi, grazie. [sere]

  2. Fabula: grazie del buongiorno e adesso buonanotte. Sere: grazie a te, oh. Al: Onofri. Mmh, onorata. Ma te sei matto a mandarmi quei dossier adesso che non ho tempo. O non dovevi legarmi e chiudermi gli orecchi con la cera, per non farmi cedere a sirene ladre di tempo? (Gaia)

  3. Probabilmente l’unica cosa bella della sua vita sei stata proprio tu. Non avresti potuto e non potresti fare di più, volerle più bene. Speriamo che riesca a trasformare in forza la rabbia che ha dentro. s.c.

  4. hai ragione. stampalo e mettilo in cambusa, per quando avrai piu’ tempo. Pero’ cavolo, ti sei slegata gia’ prima…

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