Appena finita una telefonata con la piccola dolce M.. Lei mi fa uno squillino e a me trema subito il respiro. Quando mi capita di avere a che fare con lei, sto sempre male; e bene. E’ la vita che scorre, insomma, quando parli con M. Dunque c’è da soffrire e gioire. Adesso – dice – è fidanzata; da due settimane e mezzo quasi tre – aggiunge. Ha ancora quella risata un po’ di gola, una voce più grande di lei. Immagino che abbia gli stessi occhi color celeste acqua di superficie; e che sia diventata più bella. Ha passato le vacanze in Sicilia dai parenti – ma senza suo padre, che sarà in qualche città a far girare qualche giostra in qualche scolorata festa di paese. Lei va ancora a scuola. Giusto la scorsa settimana ha mandato a fare in culo un professore. Domani, grande riunione con il consiglio di classe e la madre di lei. Rido amaro e con tutto stretto, dentro, perché tanto sua mamma non si farà vedere; nè domani, né in futuro. E la piccola M. sarà un po’ più piccola e un po’ più triste. O così forte da mangiarsi il mondo in un solo boccone.
Alunni / 2.Un po’ più piccola e un po’ più triste
Alunni / 2.Un po’ più piccola e un po’ più tristeultima modifica: 2003-11-03T00:10:00+01:00da
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La seconda che hai detto. Buona giornata Capecchi.
Fabula, sempre Fabula. Questa cosa della firma mi uccide. Quasi quasi lo riapro su virgy il blog…
non hai idea, non hai idea. prima di ‘conoscerti’ avevo letto questo pezzo e volevo portarlo a esempio di verità, di realtà dolorosa, contro tutte le melissa p. di questo mondo. solo che era una di quelle volte che avevo cento finestre aperte, l’avevo perso e non ero più in grado di ritrovarlo. poi sono diventata assidua delle tue stanze e mi sono riproposta un giorno sì e uno no di cercare quella storia qui perché non potevi che essere tu. sono cialtrona e poi non l’ho mai fatto ma va bene lo stesso: in ritardo di mesi, grazie. [sere]
cara Gaia, mi ricordi la figura di Sandro Onofri. E’ cosi’. http://www.unit a.it/pdf/online/ onofri/onofri.pd f
Fabula: grazie del buongiorno e adesso buonanotte. Sere: grazie a te, oh. Al: Onofri. Mmh, onorata. Ma te sei matto a mandarmi quei dossier adesso che non ho tempo. O non dovevi legarmi e chiudermi gli orecchi con la cera, per non farmi cedere a sirene ladre di tempo? (Gaia)
Probabilmente l’unica cosa bella della sua vita sei stata proprio tu. Non avresti potuto e non potresti fare di più, volerle più bene. Speriamo che riesca a trasformare in forza la rabbia che ha dentro. s.c.
hai ragione. stampalo e mettilo in cambusa, per quando avrai piu’ tempo. Pero’ cavolo, ti sei slegata gia’ prima…