Formiche


Corrono lungo il battiscopa, le maledette, e io non riesco a individuarne la tana. Le odio. Ne sono schiava, le spio e studio i loro spostamenti. Le uccido con piacere e senza ripensamento. Ne schiaccio a decine, durante il giorno; le avveleno con sostanze tossiche per cui poi dobbiamo aprire le finestre e uscire tutti; ne trovo i cadaveri e li spazzo via compiaciuta. Ma infine qualcuna rispunta sempre.
Sì, ho le formiche in casa e queste incombenze concrete mi sembrano così significative, in certi momenti, da divenire totalizzanti; specie quando la Stefania dice: “ Lo schiaccerei volentieri insieme a una manciata delle tue formiche”. Oh, sì. Se fa come loro, tanto, non dovrebbe emettere né un grido d’aiuto né uno sguisc. Dunque avanza pure col tuo piedino trentasei e affonda il colpo. Secco.

Formicheultima modifica: 2007-08-08T00:20:40+02:00da capecchi
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8 pensieri su “Formiche

  1. Provvederò appena potrò. Avrò per le tue formiche e affini la stessa pietà che riservai tre anni fa allo sciami d’api che mi aveva invaso il cassone della tapparella del bagno. E quelle erano pure una specie protetta, protetta nel senso che ti devono autorizzare per ucciderle e paghi al Comune quaranta euro per importi su di loro con la chimica.

  2. Sia benedetta la chimica. Formiche, api e simili non possono di certo sperare di vivere tranquille, con te in giro. Visto poi che anche le tue parole, a volte, ne ammazzano più del ddt. Quando passi a sistemare la brutta faccenda?

  3. Anche domani mi verrebbe da dire, però qui l’ortografia incalza, e non solo quella. Mi manca parecchio la Nina e quella sospensione dalla realtà che mi regalano Bologna e casa tua. Comunque anche oggi ho fatto fuori con il potere della chimica una vespa-ape (?), la quale stupidamente si era intrufolata sul mio terrazzo che volge a nord.

  4. Incredibile! Ero appena tornata in salotto con il mio portatile quando ha tentato convinto l’attacco una sorta di calabrone. All’una di notte! Ma non dovrebbero volare soltanto di notte? La micia coraggiosissima ha cominciato a puntarlo malamente, lui si è infilato in un angolo sotto il termosifone. E’ stato ucciso con quattro potenti spruzzi di Raid, dopo aver malamente trascinato via la micia. Indi il nemico è stato fotografato per dimostrare che non sto raccontando fandonie. Infine è stato più che defenestrato, direi, deterrazzato.

  5. Sono uscita per procurarmi il cibo e il cadavere del nemico era sull’asfalto, offeso ma non disintegrato dalla pestata di stivale invernale (c’era più soddisfazione) precedente il deterrazzamento.

  6. Stefania, avrei preferito un cadavere disintegrato. Grande G., il link mi ha inquietato. Era senza dubbio la perfetta risposta al mio post.

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