Sono molto selettiva e intollerante, in fatto di parole. Alcune mi irritano e mi irrita chi le dice; se poi qualcuno, capita, che le scriva è una pugnalata secca nello sterno – una specie di rigurgito bilioso da cui non mi trattengo. Tendo, con supponenza e spocchia, a formulare giudizi, partendo dalle parole – è un limite, lo so, e … Continua a leggere
Sono stata una brava scolaretta e ho cominciato a dedicarmi ai compiti per le vacanze. Oggi infatti ho comprato, secondo le suggestioni di più e diversi maestri: Beatles, Revolver; The Clash, London calling; Style council, Cafè bleu; Arbasino, La bella di Lodi; Oggero, La collega tatuata. Da domani comincio a studiare; se volete aggiungere altro, son qui. Buonanotte a tutti … Continua a leggere
Avendo ammorbato queste pagine degli aggiornamenti sulla mia grammatica quotidiana, vi dico, miei cari, che ho da poco spedito un fantastico primo modulo dal titolo Le parole. La forma e il significato. Lo so, c’è di che rabbrividire. Ma intanto. A spedizione avvenuta sono poi andata a recuperare tutti i vostri consigli musicali e letterari, così adesso esco e compro. … Continua a leggere
Ecco, appunto, adesso lo sappiamo ufficialmente: i sissini bastardi che ci hanno superato sono 58. Sbarbine della mia stessa identica età che, parate da madonnine sospirose e sciupatelle, blaterano che essere giovani non è una colpa, che loro devono pur cominciare a insegnare, in qualche modo. Scusate, signorinelle pallide, e io che sarei? Un’ottuagenaria? O una giovane difettata da rendere … Continua a leggere