Matteo e Nicola

Matteo è un po’ troppo fatto a modello. Però siccome indossava quei maglionacci e sgranava quegli occhi sgomenti e liquidi, alla fine mi piaceva ed era devastante il suo continuo sbattere la testa contro i muri, senza senso, sempre solo, a stordirsi di libri e di puttane raccattate per strada. Nicola pensavo che l’avrei odiato per quei capellini unticci attaccati alla testa – il sorriso buono e facile. Invece mi piaceva pure lui, perché faceva vivere gli altri nella leggerezza. A volte anche troppo.
Il resto, l’hanno già scritto tutti gli altri.

[Per chi non ha visto il film e non è come la mia amica Stefania che comunque vuol sapere tutto prima, anche come va a finire: occhio che nei commenti qui sotto si svela parte della trama]

Matteo e Nicolaultima modifica: 2003-09-05T12:25:40+02:00da capecchi
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12 pensieri su “Matteo e Nicola

  1. sono loro, i personaggi e gli attori, che fanno vivere quel film. la sceneggiatura se no sarebbe degna di ‘quando si ama’. la scena in cui matteo saluta nicola per l’ultima volta e gli offre dei dolci è perfetta. tanto che quella successiva, quella del salto senza ostacoli, è un colpo al cuore. (robba)

  2. Sì, la scena del saluto sulla porta, col dolcetto, è paurosa. Il dopo, poi, quando si toglie le scarpe, lo sai già cosa sta per fare, lo sai da quando era lì sulla porta col dolcetto. Ecco, dopo lo sfracellamento a terra di Matteo, mentre Nicola era lì disperato nel letto, la cretina dietro di me rideva. L’ho redarguita, ovvio. Non l’ho più sentita per il resto del film.(Gaia)

  3. Allora ho ragione io, che per bale o superficiale o schematico che possa essere, insomma piaciuto o non piaciuto, questo film ti entra sotto la pelle. E lì rimane, per mesi. Per me è un autentico caso. (Lupus)

  4. E’ vero, Lupus. Oltre agli insistiti primi piani degli attori, a me ha colpito anche la sovrapposizione fra trama alla Quando si ama, appunto, e dialoghi invece come presi dal vero. Per cui l’effetto soap opera – di cui uno coglie la finzione anche per l’assurdità dei dialoghi – si slabbrava in qualcos’altro che non sai spiegare – ma che rimane. (Gaia)

  5. L’hanno già detto tutti, ma l’effetto Quando si ama è per molti versi uno dei pregi del film (che appunto è uno sceneggiato). nel senso che per quanto la trama possa essere scontata, ai personaggi vuoi bene, e vuoi sapere che fine faranno nella vita; quindi, sarai costretto a vedere le prossime puntate. Peccato che da un certo punto in poi i bravissimi autori di dialoghi e personaggi Rulli & petraglia debbano arrendersi alla mamma sull’isola, all’eden chiantigiano e al fantasmino casper escogitati dai mediocri inventori di finali Petraglia & Rulli. un consiglio per Gaia: metti un disclaimer prima dei commenti per chi non ha visto il film (michele)

  6. Dicasi “Disclaimer” una frase/clausola nella quale l’autore si solleva da ogni responsabilità in merito a quanto pubblicato tipo:
    xxx declina ogni responsabilità per le conseguenze che possano essere arrecate agli utenti da possibili malfunzionament i e per i danni o la perdita di profitti che ne possano derivare.
    Poichè xxx non ha il controllo sulle informazioni che pubblica, non fornisce nessuna garanzia sulle medesime ed in particolare sulla loro accuratezza, contenuto o qualità”.
    …tipo. ciao, Momi67

  7. concordo anche con michele. ma è drammatico: siamo praticamente tutti d’accordo. ci dev’essere qualcosa che non va. sceneggiato di regime? (robba)

  8. Chiamata in causa non posso che accodare qualche riga. Qualche riga appunto perché il film non l’ho visto, ma anime gentili me ne hanno raccontata la trama. Sicuramente è un film degno di essere visto, forse perfino degno di uscire di casa per recarsi in un cinema per vederlo, però, ho capito non essere decisamente il mio genere sia per l’argomento, sia per la durata da esodo biblico. Attenderò il passaggio televisivo e tenterò allora, forse scindendolo in due serate e dando un occhio qua e là al televideo col sottofondo dei dialoghi. Stefania

  9. matteo è uno degli uomini più maschi che siano passati in un film italiano negli ultimi dieci anni, e con quello sguardo dolente ti entra sottopelle.
    io non me l’aspettavo fino in fondo quel salto
    sono rimasto di sasso

    nicola è una nuvola di positività che attraversa il film

    è vero che ti viene da chiederti. “ma questi a casetta loro non ci sanno stare?”, ma i personaggi sono talmente ben tratteggiati e gli attori così bravi che il film ti appassionna per tutte e sei le ore di durata.

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