Fra vigneti tortonesi e odore di concime, un matrimonio

Sabato, matrimonio di Cristiano e Pamela. La storia è questa. Lui è l’ex fidanzato storico della Gaia, che sarebbe la mia amica di Mantova nonché colei che mi ha fatto conoscere Ale e che poi ha lasciato Cristiano e che infine si è sposata con Ale – un altro, di Ale – e che ha dato alla luce un bambolino di tre chili e qualcosa giusto un mese fa.
Questo matrimonio fra i vigneti tortonesi e l’odore di concime, che a un certo punto è arrivato forte e grosso, m’è piaciuto. Poco ingessato e molto com’è Cristiano: ridanciano e solare, con la camicia che esce sempre un po’ fuori dai pantaloni, di lato, perché si agita troppo. C’era anche un cane sghembo e buono che scorrazzava per il cortile dell’ex convento dove abbiamo cenato e dormito. Io avevo dei bei sandali neri con laccetti e tacco – che si è rovinato ballando nei sassottoli Get busy di Sean Paul come neanche fossi una di quelle nere in jeans aderenti e canottiera nel sottoscala buio e sudato del video. C’è stato del vino rosso bevuto in bicchieri di vetro spesso e la neosignora Claudia in tubino shantung di seta rosa e décolleté bianche, che era tutta un “figurati” sotto l’onda bionda del capello. Poi c’era il fotografo vecchio e abbastanza andato – non a caso stigmatizzato al microfono da un GT grezzo e ubriaco e fuori luogo sempre. Poi anche il ragazzo tondello Mae molto rosso in viso, che sbandava e chiedeva il numero dell’inascoltabile cantantina, ululatrice in chiesa di un’Ave Maria impossibile. E la Pamela che aveva scelto scarpe sì bianche ma cattive e bilanciava con un quieto stato di benessere la fibrillazione solita di Cristiano trottolante in giro. Il fatto poi era che quasi tutti noi dormivamo lì, sicchè nessuno lesinava su vini e grappe, salvo poi camminare storto ciascuno verso le proprie cellette di riposo, dove si era pure vista qualche lucertola affacciarsi su dal water.

Fra vigneti tortonesi e odore di concime, un matrimonioultima modifica: 2003-09-08T10:05:00+02:00da capecchi
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6 pensieri su “Fra vigneti tortonesi e odore di concime, un matrimonio

  1. in una giornata così, piove che dio la manda perfino sui tetti biscotto e sui miei divani unopiù, è bello leggere di concime e conventi. ottimo l’abbinamento get busy e grappa. spero abbiate trattato con i guanti le lucertole.

  2. Purtroppo, non so quale destino sia toccato in sorte alle lucertole, avvistate nella camera del già citato GT – che non ha mai brillato per moderazione o squisitezza di modi. (Gaia)

  3. La descrizione mi ricorda il set di “Molto rumore per nulla” di Branagh. Ci si può stare. Con annessi sobri vialetti in cemento per camminare nel verde, ci si può stare.
    Stefania

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