Una gricia

E’ un sabato sera e io ho inforchettato una gricia al piccolo ristorante romano vicino casa. C’erano i miei e c’era nell’aria, ancora, l’eco grottesca del furgoncino in rosa che spandeva in giro il suo “Delle cicale ci cale ci cale ci cale”.
Ormai è tardi, per andare a dormire presto. E resto incerta sull’ultimo tasto da pigiare, sullo stivale da sfilare per primo, sull’ordine dei gesti da scomporre nello spogliarmi.

Una griciaultima modifica: 2004-02-07T22:45:00+01:00da capecchi
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3 pensieri su “Una gricia

  1. muti rumori mi circondano…
    e i miei occhi calano protagonisti su di un mondo nuovo. Lo apro. e sarà per sempre. in una piccola parte di me.
    prima il sinistro.

  2. C’erano i tuoi, ma non c’ero io. Uffa! Sempre merdaccia mi sento. C’è da dire, però, che sono comunque, riuscita ad essere presente in spirito.

  3. Bella la serie dei gesti… e buona anche la gricia…. ma sui film stupidini che dire? film per tempi…cambian o tempi cambiano film…è così purtroppo…

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