Il breve e inutile sfogo della professoressina incazzata

Hanno di nuovo lasciato gli insegnanti abilitati con regolare concorso ordinario a marcire col culo per terra. Hanno vinto gli abilitati SSIS, bravi. 30 punti a loro, così, dal nulla (30 punti che sono pari a ben 2 anni e mezzo di servizio – ossia una quantità SPROPOSITATA di posizioni avanti nelle graduatorie). A noi niente. Già l’anno scorso andò … Continua a leggere

Appunto poi oggi sono uscita

Avevo bisogno di droga: così sono entrata da Nannucci in via Oberdan e sono andata dritta verso Brad Mehldau. Sono rimasta un po’ delusa perché non c’era molto; ma io gli avevo promesso che avrei comprato tutti i suoi dischi, così ho cominciato col prenderne due: Live at The Village Vanguarde. The art of trio volume two, del 1998, e … Continua a leggere

Fiori gialli per il 24 luglio

Oggi sarebbe anche il tuo compleanno, così ti ho comprato dei fiori gialli. Perché ti ricordi, no, quando abitavi al Ponte del Paoli, proprio sopra la Bure? Tu eri seduta vicino all’acqua, lui arrivò – elegante e impeccabile come lo descrivono sempre – e ti dette quei gigli gialli. Allora tu ridesti e gli dicesti così: “Fiore giallo, amore in … Continua a leggere

Spigolature / 3. Philip Roth: nel corpo la storia della vita

Non è che uno legge L’animale morente di Philip Roth, poi lo chiude e si sente sereno. Perché insomma capisce che, sì, la vita è tutta carne da macello. Questo è: un’ossessione sfrenata per scongiurare il deperimento, la decadenza, il cascame della pelle e delle ossa, la carne che verrà macellata e maciullata. E David Kepesh, professore di Practical criticism, … Continua a leggere

L’alberone

Per rispondere a robba, casa mia si trova in un condominio del centro di Bologna. Niente due piani con giardino ma quarto piano con ascensore. E dalla cucina: l’alberone, le finestre, il palazzo di fronte un po’ scartavetrato. La seconda finestra dal basso è quella da cui provenivano le sciagurate canzoni notturne qualche tempo fa. Nella terza, passano sovente ragazzi … Continua a leggere

Alla finestra quadrata, un caffè

Mi piace scendere giù a metà mattina, prepararmi il caffè e berlo affacciata alla finestra quadrata di cucina, mentre sgranocchio il mio 10 e 30 del Mulino Bianco e guardo come l’alberone di fronte muta nel tempo, chi c’è al di là delle finestre, che fiori – o quali scarpe – hanno messo sui davanzali, quante voci si sentono salire … Continua a leggere

Gl’imperscrutabili perché del mattino

Perché se mi capita d’ascoltare Paolo Meneguzzi che canta VeroFalso mi indispongo e se invece becco per sbaglio Gatto matto di Roberto Angelini alzo il volume di brutto, canto il ritornello soddisfatta e mi garba parecchio? Ma sì, soprattutto il pezzo del gatto: “Eh, ehy, lasciami entrare (mi chiede per favore)…Ehy, dai, fuori c’è un cane (che mi vuole fare … Continua a leggere

Le avventure della Maury

Ignoro chi lo disegni e lo scriva ma, in effetti, non appare rilevante saperlo. Io, questo blog, l’ho scoperto con imperdonabile ritardo solo oggi e mi è piaciuto da impazzire. Forse perchè la Maury mi somiglia. Specie quando si prepara per uscire e mangiare la piadina, ma sempre con leggiadria.

Note perugine / 4. Horacio “El Negro” e la timba cubana

Manca la musica, oggi. E allora visto che gli animi sono ludico/cazzeggianti, ci vuole quella ascoltata venerdì scorso in piazza IV Novembre a Perugia: un po’ di timba per scaldare – se ce ne fosse bisogno. Come l’altra sera che s’accapigliavano gustosamente insieme salsa, hip-hop, jazz, Cuba e Brasile. S’aspettava Mc Ferrin e intanto si ballava – Perugia apparecchiata per … Continua a leggere