Intorno, carta trasparente che scricchiola

Oggi è una di quelle giornate di sole strepitose come sanno esserlo solo certe giornate di sole in inverno; oppure in montagna, ma io in montagna non ci vado mai sicchè esattamente non lo so. Quando il cielo è d’un azzurro bizantino, che sgomenta; con l’aria così limpida che vedi i lineamenti netti delle cose, quasi che l’occhio le trapassasse, … Continua a leggere

La lingua impastata di Chet

Quanto è bello, questo disco. Si tratta di Allmostblue, ed è un Chet Baker live in Paris, cinque pezzi datati ottobre 1979 e tre ottobre 1984. La voce di lui in This is always, non so, a me spezza il cuore. Non è quella voce sottile e femminina che c’ha abituato a conoscere. O meglio, lo è. Però c’è un … Continua a leggere

Sottili piaceri mattinali

Ora di buco, a scuola. Tu scopri una stanzetta abbandonata, con pc dotato di connessione internet; i rumori ovattati delle bidelle che puliscono, fuori, e il suono ricorrente del telefono, ma lontano. T’infratti qui, i tuoi alunni rinchiusi su e guardati a vista da altri. Da una parte un sacchetto di tarallini pagati 35 centesimi alla macchinetta; dall’altra un capciocc … Continua a leggere

Noi, nel limbo della conoscenza

E’ difficile incontrarsi, altrochè. Lo è sempre, figuriamoci fra persone che si conoscono a metà, come ci conoscevamo noi all’altezza di sabato sera in quel di via delle Coppelle. Persone che messe insieme stanno in una specie di limbo della conoscenza reciproca: oltre il muro del “chi sei-che fai-cosa ti piace” e prima dello strapiombo vertiginoso dell’amicizia vera, di quella … Continua a leggere

Ho visto Cristo

Ma l’ho visto un po’ di sbieco, nella scarsa luce e nel brilluccichìo dell’asfalto bagnato. Mimetizzato fra gli altri e dagli altri nascosto. Eppure preannunciato, quasi. Dopo il chiarore stivalico di Selvaggia e sguisciante dal taschino nero della camicia di Lupus. Fra i paurosi ricordi davisiani di Daniela e il celeste degli occhi di Pank. Rimpiattato nella barba di Miic … Continua a leggere

Avviso (polemico) di eventuale ritardo

Voglio qui precisare che ogni mio eventuale ritardo sarà da imputare alla buona creanza dei Lor Signori Illustrissimi e Garbatissimi No Global Disobbedienti o comunque si chiamino. Se non mi vedete arrivare non sarà colpa mia: sarà piuttosto possibile che i Pregiatissimi abbiano fermato simpaticamente qualche treno o abbiano spaccato, così, per protestare contro i cattivicattivoni del mondo tutto, qualche … Continua a leggere

Mamma e babbo, chiudete la porta quando uscite

Fra le cose più belle dell’avere un blog c’è stato questo: spiegare ieri alla mamma, per telefono e concitatamente, che ne ho uno. Nonché assistere oggi, in quasi diretta, a babbo e mamma che leggevano i miei post avanti e indietro, prediligendo, com’era ovvio, quello sulle Budella di Palahniuk, per una stessa congenita avversione al villico finto acculturato alzatore di … Continua a leggere