Puri e grezzi

Sabato sera un bel magone, percorrere in macchina la strada che facevo tutti i giorni lo scorso anno per andare a scuola. Non sapevo di volergli così bene, a Granarolo dell’Emilia. Invece. Poi arrivare nella piazzola polverosa, inchiodare la macchina al mio solito e venire assalita da uno sciame di ragazzetti urlanti. Insomma io sono felice, quando accadono queste cose. … Continua a leggere

Prima di mezzanotte

Dammi: libertà e perline colorate, la sensualità delle vite disperate, una verde milonga, un sandwich e un po’ d’indecenza. Così potrei fuggire con te. Oppure dirti addio.

Oggi è tutto dedicato a lui

Ognuno ha il suo Conte privato e inconfessabile. E siccome oggi è tutto dedicato a lui, leggetevi il Conte di Buttafuoco: se ve lo siete perso allora, dovete recuperarlo adesso, perché l’articolo è di una bellezza sconvolgente. “Non ci si può più privare di Paolo Conte proprio perché nelle cose dell’amore si arriva di corsa e il petto scoppia di … Continua a leggere

Accappatoi azzurri o forse coperte

Non parla mai – raro pregio per un artista. Sale sul palco, con la giacca e magari la cravatta, si siede davanti al pianoforte, s’incurva sui tasti, avvicina i baffi al microfono e inizia. Gracchia parole e musica. Sta lì, nel mezzo del palco, con dietro i fiati e le chitarre e la batteria e anche un coro di strabilianti … Continua a leggere

Miles

“Nome, cognome e testata di appartenenza. Poi dovete alzarvi in piedi e rivolgermi le domande così, in piedi, mentre io sto seduto e mi guardo le mie unghie meravigliose“. Miles. Miles. Miles. E basta. Da Daniela. Miles. Miles. Miles. Grazie. Non so come, ma riesco a scrivere genuflessa, a testa bassa, adorante, di fronte a te, Miles infinito che sei, … Continua a leggere

Pentatonica

Ecco, io mi auguro che Feel like goin’ home di Scorsese (in uscita oggi in Italia), e Piano blues del vecchio Clint (previsto per primavera), non siano due mattoni fracassapalle come lo è stato The soul of a man. Del resto, però, sbaglio io: non tollero il blues (certo blues, a dire il vero, che però qui e ora è … Continua a leggere

Scrittura strattonata

Il venerdì è il giorno della scrittura strattonata. Parte a rilento, motore freddo. Fa uno scatto e poi si ferma. Riparte sputacchiando, procede, ma poco. In genere quello che appare qui è solo il portato di un quinto o sesto tentativo di testo che è stato abortito nel suo farsi. La scrittura, infatti, anche quella per finta o per gioco, … Continua a leggere

Antidoto gelato

Comunque poi mi sono ripresa, bastardi. Che sia merito del Ringo al cioccolato che mi sono ingollata a pranzo? Non parlo dei biscotti ma dei gelati, nella pratica confezione da casa della Sanson. [Il presente post nasce apposta come antidoto alla pesantezza – il delirio di ieri e il polpettone letterario di oggi. Oooh, ora sì che respiro]

Spigolature / 6. Tommaso Landolfi racconta

Io amo Tommaso Landolfi in modo dissennato e un po’ morboso – che poi secondo me è l’unico modo giusto per amarlo. Il piccolo libretto titolato Tre racconti (Adelphi, 1998) unisce le storie di tre donne e di tre uomini. Dove l’amore balena d’intangibilità. O d’inaudita e lucida crudeltà. O di estenuante autunnale malinconia. D’impossibilità – sempre. La muta è … Continua a leggere