Del caffè

Ecco, non me ne frega nulla del caffè. Non mi piace. Il sapore non mi dice niente e – tantomeno – serve a svegliarmi. Però. Mi fa impazzire prepararlo. Intanto aprire il barattolo del caffè e far uscir fuori quell’odore folle. E prendere la moka, svitarla, aggiungere l’acqua, livellare il caffè, rovesciarne un po’, riavvitare. Poi mettere sul fuoco e … Continua a leggere

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Immalinconimenti pentatonici

Il sabato è qui, con molta pioggia fuori, il tè alla menta di lato, il pronome da addentare ben bene e questo disco di Van Morrison di cui avevo letto buone cose non ricordo dove o da chi, ma che di sicuro io ho comprato per il solo fatto di essere uscito per la Blue Note. La mia ignoranza completa … Continua a leggere

Pazienza, via

Ho una pazza voglia di raccontarvi di quando ho suonato con Pippo Baudo, di un mio ex-fidanzatino che poi ho ritrovato sul giornale perché arrestato in quanto spacciatore, di come l’anno scorso ho messo su con gli alunni di terza un balletto hip-hop sulle note di Scream, dei fratelli Jackson. Avrete pazienza d’aspettarmi?

Ippogrifi e sassofoni

Silenzio, buio, porte che si spalancano di luce, uuuuamm!, la sagoma nera che resta immobile e poi avanza, cammina piano, si ferma al centro del palco, porta il soprano alle labbra e suona. E se suona. Per inciso c’era anche Massimo Wertmuller che leggeva alcune pagine del Furioso sulla pazzia d’Orlando. Ma più che altro c’era lui, Claudio Carboni, sassofonista, … Continua a leggere

Con un po’ di disagio

Però il pezzo sul bambino in bilico sul muro di mattoni rossi era bello, che diamine. Chiunque l’abbia inserito ha fatto proprio bene. Non sarà il post dell’anno. Ma di sicuro è il post dell’anno scolastico.