A margine della notte

Certo che questa spugna virtuale in cui ci stringiamo, dalla realtà differisce, sì, ma mica poi tanto. Perché spuntano anche qui affinità dal nulla, inspiegabili antipatie, riconoscimenti improvvisi. Ci si ama o ci si odia così, come per strada, solo per com’è lanciata una parola – uno sguardo. Con pochi perchè.

A ritroso nella leggerezza

Lasciamo fluire un po’ di leggerezza perché qui, davvero, non se ne può più. Ascoltiamoci il bellissimo Body and soul di Joe Jackson, consigliato dal conoscitore di polli e pollastrelle, il ben fotograficamente nascosto Lupus. Pensiamo alla coppia da avanspettacolo incontrata ieri da Nannucci, reparto jazz – di cui si può fornire stralcio di dialogo con la sottoscritta, su richiesta … Continua a leggere

Polemicuccia con l’insegnante frustrato che voleva diventare scrittore di successo

Vorrei, davvero vorrei che d’insegnanti così in circolazione non ce ne fossero. Ma neanche uno. Di quelli che m’ingolfano la graduatoria e poi se li chiamano accettano e stanno tutto l’anno a dire: “Mah, non so, non è il mio lavoro, vorrei fare qualcosa di diverso, non ci sono tagliato, perché ho accettato, ho 30 anni e vorrei essere altro … Continua a leggere

Il domestico crepuscolo di Kurt Wagner

Allora, secondo me, per questo primo lunedì di settembre di cui tutti tanto parlano, andava cucinata pasta integrale con gamberetti, pomodorini, uova, prezzemolo e tanto peperoncino; e andava ascoltato un disco come Is a woman dei Lambchop – rara infrazione alla mia quasi inflessibile regola jazz. Ché qui è grigio, la temperatura scende e il disco è giustamente bello triste, … Continua a leggere

Folti baffi grigioneri

Spinta dal post di Robba – che si è svegliata turbata per aver sognato me a convivere con redattore rosso di chioma, dentro villa immersa in “foresta tropicale tagliata all’italiana” – mi vedo costretta a rivelarvi cos’ho invece sognato io. Non volevo farlo, ma adesso è necessario confrontare le rispettive attività oniriche e rassicurarsi reciprocamente, almeno un po’, sul fatto … Continua a leggere

18 anni

Cosa facevo a diciott’anni io me lo ricordo bene, anche perché, come ho scritto qui sotto, ho riletto proprio oggi i miei diari estivi. Ecco, o sono io ad essere stata davvero fuori dal mondo (il che è assai probabile perché vivevo nella bambagia) o tutto nel frattempo è molto molto cambiato. Perché di fruscìi fra le lenzuola, ragazzi, allora … Continua a leggere

Pubblicato in io