Dove non c’è nulla

Sono stanca. Sfinita. Voglio un posto dove rifugiarmi e non farmi trovare. Da nessuno. Stare solo lì, ferma. Dormire cento anni o un giorno. Ma svegliarmi finalmente senza pesi addosso. Lasciatemi stare, lasciatemi andare via, lasciate che io scivoli in un luogo dove non c’è nulla se non spazio e aria e luce e poi ancora aria e spazio e … Continua a leggere

Merda

La vita è una merda. I giorni le ore le persone le telefonate le voci i sentimenti l’impegno la costanza l’amore la scuola il tempo la musica le speranze il lavoro l’energia il mio cuore la mia testa la disponibilità e la gentilezza i sorrisi che dispenso sempre troppi e inutili l’incapacità di essere stronzi l’incapacità di provare indifferenza l’incapacità … Continua a leggere

L’ho sentito

Da molto tempo non entravo in un centro commerciale. Stamani l’ho fatto, perché è sulla strada di ritorno da scuola verso casa. C’era poca gente, strano, ma le luci erano forti e la musica molto stupida. Non ricordavo le musiche dei centri commerciali. Poi c’era un odore di vetro e plastica e io camminavo fendendo l’aria vuota e fresca, guardando … Continua a leggere

Temporale del primo settembre

Ma sì, temporale del primo settembre. Scendi e spazza tutto. Sciacqua le strade le facce i ricordi le abitudini. Picchia implacabile sui tetti, soffia ed estirpa. Bufera che arrivi dal nero dietro la stazione e resti sospesa là sopra per dieci, dodici, venti, trenta minuti. Poi ti schianti. Acqua scura, raffiche impazzite che urlano senza direzione, che sciabordano sul terrazzo, … Continua a leggere

Chiude

Sopraggiunti demòni esterni impongono una scelta. E questo blog chiude. Fino a una data impossibile da definire Diversamente, non può essere. E’ una scelta, è un giorno molto triste.

Quello che sono

Non cucino minestrina in brodo né involtini di pollo. Io stessa non mangio verdura e amo mangiare così, in piedi, un po’ per caso magari davanti al televisore. Odio i cibi sani. Odio prepararli. Odio persino pensarli. Così la Nina finisce per mangiare un po’ come me. Parecchi kinder, le gocciole, pizza, schiacciata. Non stiro e raramente faccio andare la … Continua a leggere

Privarsi

Esco vestita d’abiti troppo leggeri. Ma mi piace, quando il sole comincia a farsi vedere di più, ricevere il freddo sulla faccia e dentro le ossa. Qualcosa che ti fa sentire d’esserci, che raschia via i pensieri e ripulisce il cervello. Non ho voglia di sentire caldo. Ho voglia precisamente di questo: aria fresca. Dovrei darne un po’ anche ai cassetti … Continua a leggere

Senza direzione

Provo ad allungare un braccio, a vedere se emerge, sotto cumuli di detriti grammaticali. Non so più quante pagine mi sovrastano, quante mi schiacciano ingombranti, pigiandomi addosso le loro accuse puntute, nelle costole, nello sterno, nella gola, dappertutto. E io oggi mi sento tutta storta, senza direzione. In più son giorni che mi vedo davvero una faccia decomposta, con una … Continua a leggere

Santini

Tutto questo scrivere e affannarsi. E’ che ho sempre avuto paura di sparire, tutto qui. E’ come quando conservi il tappo di una bottiglia che hai bevuto quella sera che; o un biglietto d’autobus che reca date e orari. E’ solo il terrore che nulla sia mai esistito e che il tempo ti fagociti e che tu scivoli via dentro … Continua a leggere