Turin brakes?

L’esperta di jazz ma ignorante di tutto ciò che sta all’intorno ha bisogno di aiuto immediato. Cos’è la canzone postata qui dalla suprema Arkangel? Cioè, vedo che vien fuori Turin brakes, Ether song, ma che roba è? Chi sono/chi è? Da dove vengono/dove viene? Mi ricordo di averne letto da qualcuno di voi, ma da chi? Insomma, datemi lumi, per … Continua a leggere

Riflessioni oziose di donna che guida

– L’indice di bellezza della scarpa femminile esiste, si misura ed è oggettivo: una scarpa femminile, per esser definita bella, deve rendere impossibile la guida di qualsiasi autovettura. L’inguardabilità della calzatura è dunque direttamente proporzionale alla sua funzionalità di guida. [Esiste una – ma proprio una sola – eccezione: lo stivale in pelle nera stile motociclista, alto o a metà … Continua a leggere

Troppo commerciale

In realtà ci sono. Distrutta – senza motivo – ma ci sono. Perla della giornata: “Il mio gruppo preferito sono i Red Hot Chili Peppers, anche se il loro ultimo disco è un po’ troppo commerciale”. Lo scrive una ragazzetta di appena tredici anni. Ora vado a letto serena, fidando nell’umanità tutta.

Io li amo

Il primo giorno si fa tutta una serie di buffe cose indicate con il nome affascinante e generico di “Accoglienza”. Per i bambini di prima sono previsti questionari, visite alla scuola e cazzatelle varie. Fra queste, io avevo preparato piccolo questionario con domande personali, tanto per conoscerli. Vado a segnalarvi le risposte migliori date alle seguenti voci: – FISICAMENTE SONO … Continua a leggere

Primo giorno di scuola

Me n’ero quasi scordata, oh. Arrivi e ti scrutano. Qualche sorriso buttato là. Il registro subito fra le braccia, le scale, le macchinette del caffè. Scrivi italiano e accanto metti la firma. Poi arrivano – e gli zaini. Ti guardano – e apparecchi ai denti. Le bambine sorridono di più – e dolci. I bambini ridono o ridacchiano – aperti. … Continua a leggere

Grotteschi

Sul palco bolognese dell’Mtv-day si è da poco conclusa l’esibizione grottesca dei Linea 77. Era davvero necessario un gruppo così? Dio mio, che pena. Una pena infinita. Scusami, Chet, se per sbaglio il mio orecchio è stato investito da questo rantolo osceno e scaragliante. Ti giuro che non l’ho fatto apposta. Spero di dimenticare, presto.

La classe di Chet

Chi volesse avere un’idea della vera classe, si vada ad ascoltare e leggere insieme la trascrizione di questo assolo di Chet Baker su Summertime. Talmente elegante nella sua semplicità che uno può soltanto, con deferenza, togliersi il cappello e inchinarsi. Voilà, fatto.

Alzarmi presto

Nonostante non mi piaccia alzarmi presto, mi piace alzarmi presto. Salire su, tenere vicina la tazza di tè caldo e la finestra davanti a me aperta, sentire il fresco ancora bello del mattino, vedere l’alberone immobile e le finestre chiuse – rumori pochi. Scribacchiare mentre si ripensa alla pita suvlaki di ieri, ordinata alla Gyrosteria e mangiata a casa – … Continua a leggere